- 12.03.2025

BIOGRAFIA
Giuseppe Modugno, nato a Bologna nel 1960, a vent’anni si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio della sua città con il massimo dei voti e la lode. A una formazione artistica e culturale di ampio respiro deve la propria attenzione verso un’interpretazione dell’attività di solista e camerista aperta a una visione a tutto campo del fenomeno musicale.
Si è formato alla scuola di Franco Scala e si è laureato al DAMS presso l’Università di Bologna. Ha compiuto, tra le altre, tournées in Russia, in Germania, in Spagna, in Inghilterra, Francia, Belgio, negli Stati Uniti e in Giappone esibendosi per prestigiose istituzioni e in importanti sale da concerto. Il suo repertorio spazia dai classici ai contemporanei e nei suoi programmi ama accostare al grande repertorio pagine di compositori viventi e brani inediti, frutto di un’appassionata e continua ricerca.
I suoi interessi lo portano a dedicarsi da anni alla proposta di frequentatissimi cicli di conferenze e conferenze-concerto dedicati agli autori e ai problemi storico estetici del grande repertorio. In quest’attività è affiancato spesso da importanti personalità del mondo della cultura ed è stato molte volte ospite di trasmissioni RAI con Corrado Augias nella sua veste di divulgatore e pianista e con il quale ha registrato sedici DVD per Repubblica e L’Espresso sui grandi compositori.
E membro dell’Accademia Filarmonica di Bologna dal 1994 e nel 2004 gli è stato conferito dalla “Australian Society of Musicology and Composition” il Diploma “ Honoris Causa ”. Infaticabile e importante anche la sua attività di organizzatore in campo musicale: dopo essere stato fin dalla nascita (nel 2004) Segretario artistico dell’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado è dal 2007 anche responsabile dell’Accademia dell’Orchestra Mozart.
Ha inciso per Nuova Era, Hermitage, Tactus e Concerto proponendo tra l’altro prime registrazioni assolute di inediti di Mendelssohn e Haydn. E’ titolare della Cattedra di Pianoforte principale presso l'Istituto Musicale "Vecchi-Tonelli" di Modena.
Paolo Andreoli, dopo gli studi in pianoforte e composizione frequenta nel 1996 il Corso biennale di specializzazione per Pianisti e Maestri Collaboratori per l’Opera Lirica presso il Teatro alla Scala di Milano dove studia repertorio operistico, analisi musicale e direzione d’orchestra, tecniche di lettura e riduzione della partitura, didattica della tecnica vocale, tecnica del basso continuo, oltre a diversi seminari con direttori e compositori di fama internazionale; collabora inoltre con l’accademia di perfezionamento per cantanti lirici e partecipa come maestro collaboratore aggiunto alle opere in cartellone nel biennio. Affascinato dalle peculiari declinazioni che il ruolo del pianista può assumere all’interno degli enti e fondazioni liriche, si dedica da allora al teatro musicale in tutte le sue forme, approfondendo la figura del maestro collaboratore al pianoforte per l’opera lirica e per la danza, del professore d’orchestra alle tastiere per le orchestre liriche e sinfoniche, con particolare attenzione alla direzione musicale di palcoscenico.
Collabora per questo con Fondazione Teatro alla Scala di Milano, Scuola di Danza del Teatro alla Scala, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Fondazione Teatro Lirico “G. Verdi” di Trieste, Fondazione Arena e Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Lirico di Cagliari, Fondazione Teatro di Ferrara, Fondazione Toscanini di Parma, Teatro Comunale di Ravenna, Fondazione Teatro Comunale di Modena, partecipando attivamente all’allestimento di un ottantina di titoli operistici e di danza e frequentando i più importanti registi e direttori d’orchestra del panorama internazionale. Ha al suo attivo numerosissimi concerti come pianista di recitals di lirica, liederistica e musica da camera, direttore di coro, direttore di ensembles strumentali e, per approfondimento e completamento delle competenze personali, come direttore d’orchestra. Come pianista in orchestre da camera esegue le prime assolute di opere composte tra gli altri da Marco Tutino, Aldo Clementi, Mario Pagotto, Carlo Boccadoro, Lorenzo Ferrero, Alberto Garcia Demestres, Roberto Molinelli.
Dal 2004 inizia la collaborazione col M° Luciano Pavarotti, accompagnando al pianoforte le lezioni del Maestro impartite agli amati allievi fino a qualche giorno prima della sua scomparsa. Da allora attraverso la Fondazione Pavarotti, di cui è consulente musicale, grazie alla fiducia di Nicoletta Mantovani continua questo sodalizio fondato sulla ricerca, formazione e promozione di giovani cantanti lirici, partecipando a svariati eventi in sedi internazionali, tra cui New York, Lucerna, Zurigo, Pechino, Istanbul, Monaco, Jakarta, Bucarest, Muscat, Jedda, avvalendosi della collaborazione di artisti quali Giuseppe Battiston, Michele Placido, Massimo Ranieri, Jeff Beck, Andrea Griminelli, Michele Mirabella e cantanti professionisti di caratura internazionale. Dal 2006 è collaboratore stabile di Raina Kabaivanska nei corsi di alto perfezionamento e Master di canto.
Massimo Donà, è musicista jazz e professore ordinario di Filosofia teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È inoltre direttore del Master di Filosofia del Cibo e del Vino sempre presso la medesima Università. I suoi interessi di ricerca spaziano dalla metafisica all’estetica, dall’ontologia dell’arte alla letteratura, ma non di rado si è occupato di questioni squisitamente teologiche. Come trombettista jazz ha al suo attivo dieci cd a suo nome.
Nato a Venezia il 29 ottobre 1957, oltre che musicista, è professore ordinario di Filosofia Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano. Nello specifico, insegna METAFISICA per il corso di laurea triennale e ONTOLOGIA DELL’ARTE per il corso di laurea specialistica.
Dopo essersi laureato nel 1981 con Emanuele Severino, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Venezia, inizia a pubblicare diversi saggi per riviste e volumi collettanei, partecipando, lungo il corso degli anni Ottanta, a diversi Convegni e Seminari in varie città italiane. A partire dalla fine degli anni Ottanta, collabora con Massimo Cacciari, in qualità di cultore per la materia, presso la Cattedra di Estetica dello IUAV (Venezia) e coordina per alcuni anni i Seminari dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (sede di Venezia).
Negli anni Novanta fonda, con Massimo Cacciari e Romano Gasparotti, la rivista PARADOSSO. Sempre negli anni Novanta diventa docente di ruolo di Estetica e insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia; sino a quando viene incardinato come Professore Ordinario di Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano.
È inoltre curatore, sempre con Romano Gasparotti e Massimo Cacciari, dell’opera postuma di Andrea Emo.